[Oberlist] IT* CALL x (ac)Cenni di (con)TempORAneo 2008

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Subject: [aha] CALL x (ac)Cenni di (con)TempORAneo 2008
From:    "ac_fatamorgana" <ac_fatamorgana la libero.it>
Date:    Tue, April 8, 2008 17:52
To:      "aha aha" <aha la ecn.org>
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Evento organizzato da
Associazione Culturale Fata Morgana

Selezione artisti per

(ac)Cenni di (con)TempORAneo ’08 _ V edizione
Festival di Cultura Contemporanea

Dal 27 giugno al 6 luglio 2008
Civitella D’Agliano (Vt)
Torre dei Monaldeschi


Incroci: Spazio-Uomo-Tempo.
di Massimo Lucarelli e Elena Rosati

La V edizione del festival di cultura contemporanea – (ac)Cenni di
(con)TempORAneo ‘08 -  prosegue sulla linea concettuale degli anni
precedenti. L’evento cercherà di offrire spazi, momenti, accenni di
quell’esperienza contemporanea che si svelerà attraverso l’espressione di
artisti, teatranti, letterati e musicisti.

L’esposizione d’arte contemporanea si propone, attraverso le opere degli
artisti, di creare un istante situazionale, che generi il Luogo come
esperienza, che generi Ambienti emozionali.  Il Tempo non sarà concepito
come una linea continua, bensì come una rete di intenzionalità, fluida,
inconscia e impercepita, che precederà e alimenterà ogni atto, “ogni
rappresentazione”, come fosse il suo indispensabile liquido amniotico, la
sua corteccia primordiale. Un rapporto osmotico colto e vissuto nell’atto
vivente, un flusso continuo tra io e mondo, come “ambiente” circostante e
coinvolgente, che sottolinei la centralità del corpo nella fenomenologia e
nella conoscenza del sensibile.
Quello che si rivelerà sarà un evento pronto a manifestarsi come presenza,
esperienza diretta tra le opere e l’osservatore in un ambiente sinestetico
e situazionale. In un’epoca ipertecnologica, il corpo all’incrocio tra
tattilità, visione e udito  si espande e, letteralmente, si modifica: le
sue terminazioni nervose diventano terminali sensibili.
L’evento si concentrerà soprattutto su installazioni e  performances, con
lo scopo di mettere in  evidenza la durata temporale soggettiva che sempre
presuppone un corpo in situazione.
La ricerca si focalizzerà sull’unità di spazio e tempo, cercando di
verificare operativamente che il nostro corpo non è semplicemente “nello”
spazio e “nel” tempo, bensì “abita lo spazio e il tempo”. Una drammaturgia
dello spazio vissuto, in cui si afferma imperiosamente la capacità del
gesto “danzato”, esso stesso visibile, di originare, di dar luogo al
visibile. E se “non è il corpo che dispone dei gesti, ma sono i gesti che
fanno nascere un corpo”, essi stessi incarnano “l’ostensione e
l’indicazione di qualcosa d’altro oltre la semplice presenza”. Abitare lo
spazio-tempo significa che il corpo vive tale dimensione non in termini
posizionali-assiomatici ricavabili da un astratto schema, da un calcolo
logico delle coordinate geometriche, bensì in termini situazionali: il
corpo abita sempre uno spazio e un tempo contingenti, localizzati; è
sempre un qui e ora nell’ estensione tridimensionale e indefinita
dell’Universo.
Il confronto dello spettatore con l’opera, a distanza ravvicinata, come
vissuta dall’interno, quindi, non sarà più frontale e meramente visivo ma
fisiopsicologico, pulsionale, investendo la sua motilità, la sua scala
corporea, lasciando emergere l’autentica direzione verso istanze vitali
profonde, verso la crucialità dell’esistere, dell’esser-qui.
La percezione dell’opera – i cui bordi eccederanno il perimetro visivo
dello spettatore – sarà tempo, processualità, non dunque il tempo della
storia né quello della nostalgia; non un tempo iconografico, ma un tempo
che andrà oltre la successione irreversibile degli istanti, oltre la sua
forma convenzionale.
L’esperienza dell’osservatore verrà condotta in termini di coinvolgimento
ambientale ancor più diretti  e materialmente percettivi, in un luogo di
installazioni giocate sulla palpabilità e insieme sull’indeterminatezza 
della sensazione percettiva totale. La fruizione dell’opera dovrà
implicare uno spostamento fisico dello spettatore, una dislocazione reale,
effettiva e psicologica.
Il mondo come orizzonte di infinite percezioni, attuali e possibili.

Un contenitore culturale unico nel suo genere, un evento dove le diverse
espressioni si incontreranno creando relazioni osmotiche significanti. 
L’estemporanea di arti figurative, baricentro del festival, verrà
allestita all’interno della duecentesca torre dei Monaldeschi; antico e
moderno dialogheranno alla ricerca di un equilibrio instabile. La
manifestazione, nata per creare uno spazio libero per giovani artisti, ha
riscosso nel tempo enorme successo, acquisendo notorietà nell’ambito
culturale e artistico della provincia. Nel corso delle precedenti
edizioni, artisti, letterati, critici si sono alternati contribuendo alla
crescita e allo sviluppo di un’idea partita da alcuni giovani che
sentivano l’esigenza di cambiare in maniera diversa e radicale la realtà
del luogo. La partecipazione collettiva di artisti provenienti da tutta
Italia e dall’estero (lo scorso anno ha visto la partecipazione di Paul
Wiedmer), di musicisti e di studiosi, ha creato uno spazio altro, un
incontro stimolante e creativo facendo interagire Arte e il pubblico.


Info:
Tutti gli artisti interessati possono mandare una mail a:
maxluc79 la hotmail.com oppure ac_fatamorgana la libero.it
specificando nell’oggetto: Accenni di Contemporaneo ’08

o telefonare al numero
3299819440 (Massimo Lucarelli – direttore artistico)



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